MUSEOS DE LA SEDA / SILK MUSEUMS
La parte più cospicua e stimolante del patrimonio documentario del Museo è costituita dagli archivi delle ditte comasche: sono qui raccolti materiali eterogenei ma assai utili alla ricostruzione delle vicende industriali e della partecipazione quotidiana alla vita aziendale. La tessitura di Guido Ravasi, quella di Carlo Sacchi, quella di Felice Baratelli, la Castelli & Bari, la Taskol, la Tintoria Pessina, la Tintoria Comense, la tintoria Castagna, la Francis Clivio e molte altre sono tutte aziende rappresentate a vario titolo e con diversa consistenza nell’archivio del Museo. Moltissime sono le fotografie: dalla veduta degli stabilimenti alle istantanee di lavoro, dai momenti di vita lavorativa quotidiana sino alle immagini d’epoca di promozione pubblicitaria. Numerosi e di grande pregio sono i campionari di tessuti operati e di tessuti stampati: la “Antologia della produzione tessile Comasca”, monumentale raccolta di sessantadue tomi, curata da Ettore Roncoroni e Dario Binda, da sola ne raccoglie ben duemila scelti tra i più rappresentativi. Sono stati acquisiti esempi di “referenziari”, vale a dire campionari utilizzati non in rapporto ai clienti ma all’interno delle stesse ditte al fine di organizzare la produzione. Si tratta di documenti utilissimi per verificare le effettive dinamiche imprenditoriali delle varie aziende e le loro capacità di adattamento a produzioni dissimili e diversificate. La vasta raccolta di progetti ingegneristici di telai Omita, fabbrica comasca assorbita dalla Sangallese Benninger nel secondo dopoguerra, documenta l’evoluzione tecnica di questo settore e rappresenta una precisa documentazione storica. Infine l’archivio svolge anche il preciso ruolo di serbatoio di riserva dell’esposizione al pubblico: ad esempio le planches da stampa esposte sono le più interessanti e rappresentative tra quelle conservate ma è l’insieme di tutti i pezzi che testimonia le variabili del bene seriale. 96
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