MUSEOS DE LA SEDA / SILK MUSEUMS

Attraverso un centinaio circa di lavori eseguiti tra la fine degli anni Venti e i primi anni Cinquanta, l’esposizione ricostruisce il percorso artistico e professionale dell’artista. In aggiunta all’abilità esecutiva e alla competenza tecnica tali da padroneggiare il disegno per la stampa tessile, tecnica di punta dopo la crisi del 1929, i lavori di Rho raccontano le influenze reciproche tra diverse arti. Geometria e astrazione che caratterizzano le sue opere pittoriche possono essere infatti meglio comprese alla luce del continuo confronto con la riflessione e la pratica inerenti alla costruzione di un pattern tessile, alla composizione di forme e colori che ne costituiscono l’essenza. In questo senso indagare la sua figura significa riportare l’attenzione del pubblico sul fatto che il dialogo tra arti diverse è motivo di arricchimento per le une e per altre. La mostra sul pittore razionalista Manlio Rho offre una grande opportunità di rilettura del panorama industriale e del suo legame con le arti liberali: Rho è stato il solo a comprendere l’importanza del tessile come strumento di contaminazione della pittura, favorendo la migrazione nell’arte liberale di strumenti e canoni compositivi appresi nella professione di professore di disegno al Setificio e consulente delle più importanti aziende tessili comasche. Esportare in altri luoghi cittadini attraverso corner dedicati dei significativi frammenti della mostra vuol dire offrire a un pubblico ampio ed eterogeneo l’inedita visione d’insieme del periodo storico e delle connessioni territoriali con l’industria di settore. Nondimeno il corner è naturalmente il richiamo per il pubblico, fidelizzato e non, che attraverso l’anteprima extra-museale viene incuriosito e attirato dall’evento culturale. Un museo si caratterizza per il dialogo che riesce a costruire con il territorio e i suoi pubblici, attuali o potenziali ma anche, o soprattutto, per la sua proposta culturale. A supporto della cura sempre necessaria e crescente che il Museo dispiega nella propria offerta caratteristica, il progetto consente di sviluppare anche proposte culturali collaterali. Grazie alla collaborazione con l’Associazione milanese Memoria & Progetto , ci è stato messo a disposizione il new corner box in Stazione Centrale a Milano, padiglione che nel grande atrio di ingresso comunica al pubblico nazionale e internazionale in transito in stazione le mostre fisse e le esposizioni temporanee del polo culturale comasco. La Stazione Centrale, con i suoi 150.000 visitatori al giorno, diviene così il primo punto di accesso alle manifestazioni urbane diffuse sul territorio: grazie a un’installazione dedicata si racconta l’appuntamento che anima la città lariana. La Stazione costituisce, infatti, una cerniera tra l’area urbana e il territorio metropolitano. RIPROPORRE È COMUNICARE DIVERSAMENTE IlMuseo della Seta, oggi più chemai, è una bottega, un laboratorio fatto di sperimentazione e azione, sempre più in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. La struttura diviene libro che racconta mutevoli vicende con lessico e strumenti sempre dissimili, attraverso una continua ricerca finalizzata a potenziare al massimo la narrazione dei suoi 1000 metri quadri, rappresentazione in scala di una storia ben più estesa, praticamente sconfinata. Nel percorso espositivo, grazie al coinvolgimento offerto da istallazioni multimediali 98

RkJQdWJsaXNoZXIy NTQ2OTk=